RSU Finsiel – Comunicato di sabato 05 feb 2005

Lettera aperta ai partiti politici

 

 

Siamo la RSU di un’azienda informatica di Telecom, la Finsiel.

 

Due mesi fa Telecom ha messo all’asta il gruppo Finsiel (14 aziende, più di 4.000 dipendenti) che è ancora la più importante impresa nazionale nel settore dei servizi IT.

 

Per contrastare questa decisione abbiamo avviato una serie di iniziative che, a partire da un appello promosso dai segretari generali del sindacato metalmeccanico Fim, Fiom e Uilm (pubblicato sul sito www.rsufinsiel.it), sono culminate in uno sciopero e una manifestazione nazionale a Roma il 28 gennaio.

 

Più del 90% di adesione allo sciopero e 2.000 persone in corteo fino alla sede Telecom e poi in presidio davanti a palazzo Chigi per sollecitare l’intervento del Governo. Questa è stata la prima risposta dei lavoratori a Tronchetti Provera.

 

Ma c’è anche una domanda che i lavoratori pongono alle forze politiche e alle istituzioni: l’impresa, in questo caso la Telecom, può disporre come crede delle aziende controllate (e delle loro risorse umane e professionali) e la politica deve rimanere alla finestra?

 

La domanda può sembrare teorica ma non lo è.

 

Nel nostro caso i concorrenti rimasti in lizza sono tre: due multinazionali e un gruppo italiano la cui marginalità nel settore, insieme alla ridotta dimensione economica, pone pesanti dubbi sulle prospettive dell’eventuale operazione.

 

Sono evidenti le conseguenze che deriverebbero dalla vendita: una prevedibile crisi occupazionale per noi ma anche lo sconvolgimento dei fragili equilibri del mercato nel settore dei servizi IT e una ulteriore spinta verso il progressivo declino industriale del paese.

 

Noi crediamo che la politica debba richiamare le imprese alle responsabilità che derivano dall’impatto sociale delle loro scelte.

 

Se la politica non ha voce e subisce la logica del fatto compiuto diventa difficile, spesso impossibile, rimediare ai danni provocati da logiche d’impresa che non guardano più alla società ma soltanto agli interessi degli azionisti.

 

Oggi, grazie alla mobilitazione dei lavoratori e alle prime risposte delle forze politiche e delle istituzioni, la nostra vertenza è aperta e può essere risolta positivamente, tenendo conto delle prospettive di sviluppo del settore e dell’interesse generale del Paese.

 

Ma c’è bisogno del contributo deciso e qualificato della politica. E’ questo che i lavoratori si aspettano da voi.

 

 

Roma, 4 febbraio 2005                                                                                                            RSU Finsiel