Sciopero per il contratto nazionale e contro i licenziamenti in Almaviva Contact

I LAVORATORI ALMAVIVA OGGI SCIOPERANO

PER IL CONTRATTO NAZIONALE METALMECCANICO

E CONTRO I LICENZIAMENTI IN ALMAVIVA CONTACT

I lavoratori e la Rsu di Almaviva oggi sono in piazza per dire NO all’intransigenza di Federmeccanica sul contratto nazionale, un’intransigenza che si fa forza della rigidità di Confindustria che impedisce la riforma del modello contrattuale e del sistema delle relazioni industriali.

Ci opponiamo alla pretesa della controparte che, con il “salario minimo di garanzia”, vuole escludere dagli aumenti il 95% dei lavoratori del settore. Si tratta di una “proposta indecente” e i passi avanti che ci sono stati fino adesso, come sui temi del welfare aziendale e del diritto alla formazione permanente e allo studio, sono assolutamente insufficienti ad arrivare a una positiva conclusione della trattativa.

Vogliamo un contratto nazionale che difenda il potere d’acquisto dei salari distribuendo gli aumenti a tutti i lavoratori, che definisca la riforma dell’inquadramento adeguandola alle nuove realtà produttive, che rafforzi il sistema di informazione e di partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale, anche affrontando i temi dell’ambiente e dell’efficienza energetica.

Ma i lavoratori e la Rsu di Almaviva oggi sono in piazza anche in solidarietà
con i lavoratori di Almaviva Contact minacciati di licenziamento

La società ha infatti aperto la procedura di mobilità per quasi 3.000 persone: 918 a Roma (su un totale di 1.700), 400 a Napoli, 1.670 a Palermo e i lavoratori di Almaviva Contact oggi sono in sciopero e manifestano davanti al Ministero dello Sviluppo economico per fermare i licenziamenti e chiedere soluzioni alternative ai problemi dell’azienda e del settore.

Anche se apparteniamo a settori diversi (informatica per Almaviva, call center per Almaviva Contact) e a contratti diversi (metalmeccanico per Almaviva, tlc per Almaviva Contact) siamo in piazza per denunciare, con una sola voce, le gare al massimo ribasso (con tariffe che ormai non bastano nemmeno a coprire i minimi salariali previsti dai contratti nazionali), le delocalizzazioni, la mancanza di garanzie per i lavoratori in caso di cambio appalto, i controlli insufficienti da parte delle istituzioni e l’assenza di politiche industriali da parte del Governo.

Di fronte a questa situazione un contratto nazionale degno di questo nome può e deve essere una garanzia per i lavoratori ma è anche utile alle imprese, perché con esso si stabilisce un campo di regole comuni, valide per tutti.

La prospettiva, per i nostri settori e per il Paese, non può essere quella della competizione sui costi ma quella degli investimenti, della ricerca e dell’innovazione.

Riconquistiamo il contratto nazionale
Respingiamo il ricatto delle imprese

Roma, 20 aprile 2016

Rsu Almaviva Roma
Rsu Almaviva Contact Roma

(Testo del volantino distribuito al presidio metalmeccanico davanti Confindustria)