RSU Finsiel – Comunicato di giovedì 30 nov 2006
SIAMO FRITTI !
L’INFORMATICA FINSIEL
dalla BRACE di TELECOM alla PADELLA di TRIPI
Rischiamo proprio di fare una brutta fine !
LA BRACE
Prima anni di cottura a fuoco lento sulla brace della Telecom privatizzata. Scorpori di rami d’azienda, dismissioni societarie, drastico ridimensionamento del gruppo Finsiel (da 8mila a 3mila dipendenti). Nonostante tutto ancora il più grande gruppo italiano nel settore dell’IT.
Poi la vendita all’asta che si è conclusa a febbraio 2005, con il passaggio nelle mani di Alberto Tripi. Il “re dei call center”, proprietario di Cos-Atesia, personaggio di spicco della Confindustria (presidente di Federcomin-FITA-Confindustria Servizi Innovativi) e con amicizie politiche altolocate: la casa di Tripi a piazza SS. Apostoli ospita, sin dal 1996, il comitato nazionale dell’Ulivo/Unione.
LA PADELLA
Tripi, per comprare il gruppo Finsiel, aveva promesso sviluppo e crescita dell’occupazione. Oggi vuole tagliare centinaia di posti di lavoro.
Con una mano chiede aiuti al Governo “amico” e con l’altra bastona i lavoratori. E il gruppo Almaviva (85% Tripi, 15% Interbanca) non è conosciuto per le iniziative industriali ma per i conflitti sindacali e lo sfruttamento massiccio di lavoratori precari.
VOGLIAMO L’APERTURA DI UN TAVOLO DI CONFRONTO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER CONOSCERE IL PIANO INDUSTRIALE E DISCUTERNE L’IMPATTO SULLE CONDIZIONI DI LAVORO E SULLE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI.
Lavoratrici e lavoratori del Gruppo Finsiel (info www.rsufinsiel.it)
(fotocopiato in proprio – Roma, 30 novembre 2006)