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[ Dicono di noi > Question Time dell'On. Alfonso Gianni (PRC), giovedì 27 gen 2005 ]

Accordo Armonizzazione 3/07/2009

Mobilità lunga e Accordi 19/02/2007

Proposta rsu per Almaviva Green

Stenografico Aula in corso di seduta

Seduta n. 576 del 27/1/2005

 

(Iniziative per promuovere lo sviluppo del settore informatico in Italia in relazione alla vendita del gruppo Finsiel - n. 3-04130)

 

PRESIDENTE. L'onorevole Alfonso Gianni ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-04130 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).

ALFONSO GIANNI. Signor Presidente, saluto il ministro Giovanardi, uomo di multiforme ingegno, perché adesso dovrà passare dalle questioni del peperoncino ad un dramma per l'economia e l'occupazione italiana. Sto parlando dello smantellamento del settore dell'informatica che Telecom sta operando e della sorte occupazionale di 4 mila addetti del settore Finsiel.
Telecom ha deciso di uscire dal settore informatico. Finsiel è in vendita; la vogliono comprare alcune multinazionali straniere ed un'azienda italiana, ma quest'ultima non ha esperienza in questo settore.
Mi domando: cosa fa un Governo, al di là delle chiacchiere sulla competitività, per impedire che un punto, una volta di eccellenza del nostro paese, sparisca e, con esso, il lavoro per i lavoratori e le loro famiglie?

PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, il Governo può solo fornire alcune informazioni al riguardo, perché Telecom è una società privata e, come noto, nel nostro sistema, il Governo non può intervenire sulle decisioni di società private.
Telecom ha avviato una procedura per la vendita della sua quota azionaria in Finsiel (holding operativa delle informazioni del gruppo Telecom), in quanto, nel focalizzarsi su attività di servizi di telefonia, ha ritenuto opportuno individuare un operatore del settore cui cedere questa branca di attività che considera non funzionale all'attività dello stesso gruppo.
È stato, infatti, ritenuto che, in una situazione di mercato di alta competizione, quale quella informatica, caratterizzata da processi di aggregazione degli operatori, la potenzialità del gruppo Finsiel può esprimersi al meglio in gruppi la cui missione strategica sia quella di valorizzare questo specifico campo di attività.
Per tale motivo, Telecom ha invitato un gruppo di aziende, sia italiane sia multinazionali, ad una prima fase esplorativa. Sulla base delle manifestazioni di interesse ricevute, sono state selezionate tre aziende. Le suddette hanno avuto accesso ad una fase documentale, tenuto incontri con il management aziendale mirati alla formulazione di un'offerta vincolante che dovrebbe essere presentata a Telecom entro la prima metà del prossimo mese di febbraio. Tale offerta verrà poi corredata da un piano industriale di dettaglio sulle prospettive di questa società.
Telecom ha ritenuto fondamentale scegliere una procedura rapida di selezione dell'eventuale acquirente, perché tempi lunghi per un'operazione del genere possono generare danni alla piena attività aziendale sia per le conseguenze di un clima di incertezza che, fatalmente, si crea nelle aziende in questi casi, sia, soprattutto, per le difficoltà ad operare sul mercato in una situazione di cambiamento degli assetti proprietari. Fin qui, le informazioni su ciò che intende fare Telecom.
Per quanto riguarda le competenze del Governo a tale riguardo, lo stesso, nella consapevolezza che il comparto informatico sta registrando tassi di crescita inferiori rispetto a quelli del passato e ritenendo, invece, che lo stesso rappresenti un fattore essenziale per la crescita della competitività nazionale, sta analizzando e mettendo a punto un programma di rilancio del comparto che prevede anche la nascita di un polo informatico nazionale.
Altre ed eventuali iniziative potranno essere vagliate anche con il coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica.

PRESIDENTE. L'onorevole Alfonso Gianni ha facoltà di replicare.

ALFONSO GIANNI. Signor Presidente, sono insoddisfatto, perché la risposta del Governo è completamente reticente.
È vero che Telecom è una società privata, ma ciò non assolve il Governo dalle sue responsabilità. D'altro canto lei stesso, ministro Giovanardi, ha ricordato che il ministro per le attività produttive, Antonio Marzano, che, ogni tanto, vorremmo vedere in quest'aula non solo per votare i provvedimenti per la ristretta cerchia di amici del Presidente del Consiglio, ma anche per occuparsi degli affari economici del paese, si è più volte dichiarato favorevole alla creazione di un polo italiano del software. Mi domando come si possa pensare di fare ciò dismettendo la Finsiel e consegnandola o alle multinazionali o ad un'impresa italiana di proprietà di Alberto Tripi, Presidente della Federcomin che, tuttavia, occupandosi di call center, intende acquistare almeno una parte della Finsiel essenzialmente per sedersi al tavolo degli appalti pubblici.
Dunque, torna nuovamente in discussione il ruolo dello Stato. Insomma, il ruolo dello Stato è semplicemente quello di garantire ai signori manager o ai signori datori di lavoro - che io chiamo ancora padroni privati - di poter fare i loro comodi sempre e comunque e, nello stesso tempo, di attingere alle generose casse dello Stato medesimo.
Ribadisco la richiesta dei lavoratori: ministro Giovanardi, apra un tavolo con le confederazioni sindacali, congeli questa procedura di vendita della Finsiel. Resta solo un pezzo del primato industriale del nostro paese, non disperdete anche questo, altrimenti gli italiani non ve lo perdoneranno!

 

 

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