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[ Dicono di noi > Almaviva, accordo sulla mobilità - Il manifesto, mercoledì 07 mar 2007 ]

Accordo Armonizzazione 3/07/2009

Mobilità lunga e Accordi 19/02/2007

Proposta rsu per Almaviva Green

Almaviva, accordo sulla mobilità
Dall'acquisto Finsiel fino a 600 esuberi. Nuove assunzioni: solo contratti subordinati
Antonio Sciotto

Non c'è solo l'Almaviva che controlla la Cos, padrona indiscussa dei call center italiani (tra cui Atesia e Alicos): la holding di Alberto Tripi, imprenditore vicinissimo all'Ulivo, è dal 2005 anche proprietaria della Finsiel, società informatica già del gruppo Telecom, ma il cui acquisto ha creato più di un'ansia tra i dipendenti. Non solo perché Almaviva si è caratterizzata storicamente come «campionessa della precarietà» (ma oggi, è d'obbligo riconoscerlo, sta stabilizzando i quasi 6300 cocoprò Cos, seppure con part time di 600 euro al mese), ma anche per la difficoltà di intravedere all'orizzonte un qualche tipo di piano industriale di sviluppo che possa provenire da un'impresa specializzata nei call center.
La notizia è che Fim, Fiom e Uilm hanno firmato qualche settimana fa l'accordo con l'Almaviva, riguardo agli esuberi e all'armonizzazione dei trattamenti dei dipendenti, e in questi giorni le assemblee dei lavoratori lo hanno approvato quasi all'unanimità. Non si sono potuti evitare gli esuberi (in Almaviva, Almaviva Finance e Almaviva Sud), ma potranno essere gestiti con la mobilità lunga prevista dall'ultima finanziaria (la stessa messa in campo per Fiat). La platea interessata è di 600 persone, ma il ministero probabilmente ne accorderà molti meno (si pensa 200, dato che ne ha disponibili 6 mila per tutta Italia). Avranno l'80% della retribuzione, per massimo 7 anni, fino alla pensione. I dipendenti di Almaviva Sud dovranno sottoporsi anche a una cassa integrazione ordinaria a rotazione.
Il totale dei lavoratori del gruppo Almaviva è di 7355 dipendenti, più i
6238 in via di stabilizzazione nei call center. La «cura dimagrante» non verrà solo dai previsti esuberi, ma anche dalla scelta che probabilmente verrà fatta da un numero ancora imprevedibile di cocoprò Cos in via di stabilizzazione: l'obbligo di lavorare solo 20 ore a settimana, seppure «alleggerito» da un accordo sindacale che ha irrigidito gli orari (permettendo così a chi lo voglia di svolgere un secondo lavoro), potrebbe indurre nei prossimi mesi molti operatori a lasciare. Soprattutto a Roma, dove vivere con 600 euro al mese è impossibile e il secondo lavoro - date le dimensioni della città - dovrebbe essere situato perlomeno nella stessa zona del call center (Atesia).
Tornando ad Almaviva-Finsiel, l'accordo prevede dunque gli esuberi gestiti con mobilità lunga e breve, su base volontaria, che eviteranno ulteriori eccedenze nel periodo 2007-2009; l'utilizzo di contratti subordinati (e dunque non atipici) per i futuri assunti nel 2007-2009, pari ad almeno la metà delle unità collocate in mobilità; la cig per Almaviva Sud; l'accordo di secondo livello per tutto il personale Almaviva, estendendo tutti gli accordi Finsiel: già stabilite le tabelle di superminimo e parte fissa del premio di risultato; estensione di ticket restaurant e polizza sanitaria ad Almaviva doc e nuovi assunti; l'azienda rinuncia ad operare assorbimenti sugli aumenti del contratto nazionale già da marzo.

 

Il manifesto – 7 marzo 2007

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