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[ Dicono di noi > Occupata dai precari atesia la sede Cgil - comunicato stampa, mercoledì 22 nov 2006 ]

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Comunicato Stampa

 

OCCUPATA DAI PRECARI ATESIA

LA SEDE DEL DIRETTIVO CGIL A CORSO ITALIA

Nel pomeriggio di oggi, in occasione del Direttivo nazionale CGIL, il collettivo PrecariAtesia si è recato davanti alla sede della CGIL, per manifestare dissenso e contrarietà nei confronti dell’Avviso Comune, siglato il 4 ottobre scorso da CGIL, CISL e UIL e Confindustria, alla presenza del Ministro del Lavoro Cesare Damiano.

Avviso Comune che, ancora prima dell’approvazione della Finanziaria, ricalca in toto l’art. 178 della stessa e si preoccupa di facilitarne e velocizzarne le procedure.

L’art. 178 e l’Avviso Comune sono il palese tentativo di Governo e confederali di favorire la classe padronale contro gli interessi dei lavoratori, ignorando del tutto il lavoro dell’Ispettorato e tentando di soffocare una lotta, reale e genuina, nata dal basso da e per i lavoratori.

Richiedere ed applicare contratti di subordinazione (contratti a termine di inserimento e apprendistato) e accettare l’inesistente distinzione fra in-bound ed out-bound,  non vuol dire realizzare stabilizzazione reale.

Condonare ai padroni i reati passati, presenti e futuri, privare i lavoratori dei diritti pregressi e ricattarli obbligandoli a firmare una liberatoria per poter continuare a lavorare: questo è l’Avviso Comune firmato anche dalla CGIL, il sindacato dei lavoratori.

Oggi il Collettivo PrecariAtesia ha chiesto al sindacato il ritiro della firma dall’ Avviso e dai vergognosi accordi firmati nel maggio del 2004 e nell’aprile del 2006 che altro non sono che un susseguirsi di forme di precarietà, sfruttamento e ricattabilità per chi lavora, mentre sono fonte di sostanziosi fatturati per le aziende.

Di fronte all’occupazione della sede CGIL il segretario nazionale G. Epifani ha dovuto tenere una assemblea con le precarie ed i precari. In tale assemblea il segretario nazionale G. Epifani ha sostenuto, negando l’evidenza, che l’avviso comune non precarizza ed anzi ha affermato che in Atesia “non verrà superato quello che è stato l’esito dell’Ispettorato del lavoro” e dunque verranno tutte e tutti assunti con contratto a tempo indeterminato.

 

Il collettivo precariAtesia ha messo in luce le contraddizioni fra le affermazioni ed il contenuto dell’avviso comune tanto che un esponete della CGIL ha dichiarato “ci potete dire che siamo venduti ma non ignoranti”. Il Collettivo PrecariAtesia ha terminato l’occupazione della sede CGIL evidenziando da un lato gli indubbi risultati che la lotta sta realizzando e dall’altra smascherando i tentativi che sindacati-governo ed azienda mettono in atto per cercare di bloccare le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori.

Non possiamo più accettare né riforme, né aggiustamenti, né false promesse; possiamo solo estendere la lotta di Atesia a tutti i call center e più in generale a tutti i precari.

COLLETTIVO PRECARIATESIA

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