NASCE CONFINDUSTRIA SERVIZI
INNOVATIVI
Roma,
7 novembre 2006 – Le Assemblee di Federcomin e FITA, che rappresentano
in Confindustria rispettivamente le imprese dell’ICT e del Terziario Avanzato, hanno
approvato oggi la delibera che prevede la fusione delle due Federazioni. La
nuova Federazione, che assume il nome di “Confindustria Servizi Innovativi”,
verrà guidata per i prossimi tre anni da Alberto Tripi, attuale
responsabile della Commissione Servizi di Confindustria.
La nuova Federazione rappresenta un settore che in Italia conta su 750.000
imprese, 2.200.000 di addetti e produce il 18% del Pil.
Concepito nel quadro della riforma confindustriale, il nuovo progetto di
rappresentanza dà voce unica alle attività di servizio produttrici di
innovazione tecnologica, professionale, manageriale e organizzativa, mirando ad
accrescere il peso politico del settore con l’obiettivo di renderlo un
effettivo fattore di aumento di produttività e di modernizzazione del Paese,
così come già avviene nei paesi nostri principali concorrenti. In questo senso,
il disegno di unificazione si fa interprete dell’evoluzione dell’economia degli
ultimi anni, che ha visto realizzarsi una convergenza sempre più incisiva tra
le attività di Information & Communication Technology e i servizi
professionali, a vantaggio della creazione di nuove strategie e strumenti
competitivi.
Confindustria Servizi Innovativi avrà una base associativa formata da 44
associazioni di categoria (che raggruppano le imprese telecomunicazioni,
informatica, radiofoniche e televisive, contenuti digitali, comunicazione,
ricerche, media, marketing, consulenza, ingegneria, formazione, qualità e
servizi ad alto contenuto tecnologico e professionale) e da 62 sezioni
territoriali.
Il neopresidente Alberto Tripi, ha detto in proposito:
“La nascita della nuova Federazione è
stata voluta e favorita da Confindustria, che ha dimostrato di avere la
percezione esatta dei processi di cambiamento in atto nel nostro sistema
economico. Dando vita a Confindustria Servizi Innovativi, si riconosce che la
sfida della globalizzazione e dei mercati emergenti non può essere vinta senza
che il Paese e, il sistema manifatturiero in particolare, disponga di una
realtà forte di servizi innovativi, integrati con infrastrutture avanzate. La
creazione della nuova Federazione rappresenta, perciò, l’impegno del mondo
imprenditoriale a fare dell’innovazione tecnologica e organizzativa e della
conoscenza, il fattore di rilancio dell’economia. Ma per il successo del
progetto, è necessario che vengano corrisposte le aspettative di riforme
strutturali e di liberalizzazioni del mercato dei servizi, che offrano al
settore maggiori occasioni di sviluppo e assicurino condizioni di vera
concorrenza”.