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[ Dicono di noi > Banksiel: Dov'è finito il piano di rilancio? - Il metallurgico, martedì 17 ott 2006 ]

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Proposta rsu per Almaviva Green

IL METALLURGICO OTTOBRE 2006

 

 

Banksiel

Dov’è finito il piano di rilancio?

di Marco Mandrini, Rsu Banksiel

 

In queste settimane Telecom Italia è al centro di innumerevoli polemiche per aver presentato un piano di ristrutturazione che prevede lo scorporo e la possibile vendita di Tim.

Ma Telecom non è nuova a queste operazioni. Da tempo, infatti, sta compiendo una politica di dismissioni che l’anno scorso ha colpito anche Finsiel che nonostante la “cura dimagrante” (nel 2000 aveva circa 12mila lavoratori) con oltre 4mila dipendenti resta il più grande gruppo informatico italiano.

All’interno di Finsiel, la ‘milanese’ Banksiel  ha rappresentato il tipico esempio di una società ritenuta economicamente e finanziariamente ‘un gioiello’ finchè Telecom ha voluto investire su di essa. Poi, per magia, è diventata un’azienda con significative perdite.

Dalla primavera del 2005 il nuovo padrone del gruppo Finsiel è l’ingegnere Alberto Tripi, presidente del gruppo Cos-Almaviva, lo stesso di cui fa parte Atesia.

Malgrado le precise garanzie di sviluppo e rilancio di Banksiel, considerata dalla proprietà strategica per il mercato informatico legato alle Banche ed Assicurazioni, ad oggi gli elementi del ‘rilancio aziendale’ preoccupano parecchio i lavoratori: disdetta degli accordi integrativi; esodi incentivati proposti ai lavoratori considerati “troppo costosi”; attacco sistematico alle relazioni sindacali e pesante penalizzazione delle lavoratrici, soprattutto di quelle che hanno scelto di essere madri (a cui viene negato il part time necessario per far combaciare la vita lavorativa con la crescita dei figli) con il fine di spingerle alle dimissioni.

Tutto questo non ha prodotto alcun risultato in termini di ricavi, tanto che l’azienda non riuscirà a raggiungere il budget di fatturato previsto ad inizio anno.

Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il ministero dello Sviluppo economico per capire cosa rimane dell’ambizioso piano industriale di Tripi, per cui ufficialmente Telecom e Tronchetti Provera (sempre lui) avevano ceduto il gruppo Finsiel. Anche la Provincia di Milano e la Regione Lombardia saranno coinvolte: gli enti locali non possono rimanere spettatori indifferenti di fronte ad una proprietà interessata esclusivamente al  taglio dei costi e incapace di attuare politiche di  rilancio del business e di ricerca di nuovi mercati.

 

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