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[ Dicono di noi > Call center: ok sull’avviso comune tra le parti sociali - Ansa, mercoledì 04 ott 2006 ]

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Call center: ok sull’avviso comune tra le parti sociali (fonte ANSA)

 

(ANSA) - ROMA, 4 ottobre - ore 17.01

Per i collaboratori a progetto nei call center per i quali si prevede l'assunzione con un contratto di lavoro dipendente dovrebbe arrivare presto una "contribuzione aggiuntiva", in parte a carico dell'azienda, da versare alla gestione separata dell'Inps: è quanto prevede la premessa all'avviso comune sui Call center firmato oggi da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil alla presenza del ministro del Lavoro Cesare Damiano.
L'avviso comune che punta alla stabilizzazione di una quota consistente dei lavoratori precari del settore (circa il 70% dei 250.000 impegnati nel comparto non ha un contratto di lavoro standard) chiede che
la Finanziaria fissi oltre a alle risorse per la contribuzione aggiuntiva anche quelle per un credito di imposta per le aziende per i lavoratori ai quali sarà trasformato il contratto.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro del Lavoro Damiano che ha parlato di un "atto importante", da Cgil, Cisl e Uil, convinte che l'avviso comune consentirà la stabilizzazione del posto di lavoro di decine di migliaia di giovani, ma anche dalle imprese.
"Diamo un giudizio positivo - ha detto il Responsabile delle risorse umane del Gruppo Almaviva, Luciano Scalia - ora sono necessari stanziamenti in Finanziaria per aiutare il processo di stabilizzazione".
Nel caso di accordo aziendale per la stabilizzazione di un gruppo di lavoratori si prevede quindi il "versamento di una contribuzione aggiuntiva a quella già versata dalla medesima azienda, in parte a carico della stessa anche con versamenti rateizzati nel tempo, da accreditare sulla posizione previdenziale individuale già attivata per quel collaboratore autonomo presso la gestione separata Inps". Per il periodo in cui si è stati collaboratori - secondo quanto si apprende - si  dovrebbe prevedere una contribuzione aggiuntiva dal 18,20% al 32,7% (quella per il lavoro dipendente) per circa il 5,5% a carico dell'azienda e per il resto a carico dello Stato.
L'avviso stabilisce che per le attività out bound (come le campagne promozionali) per le quali è consentito l'utilizzo di lavoro a progetto il ricorso a questi contratti sia "in coerenza" con la circolare ministeriale di giugno. E' previsto inoltre che si vada a una transazione sul passato al momento dell'accettazione della proposta di assunzione e l'avvio di un confronto in sede confederale sui temi che interessano il "migliore e più equilibrato sviluppo del settore dei Call
center".

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