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[ Dicono di noi > Alleva: Contratto dipendente per tutti, giovedì 24 ago 2006 ]

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Proposta rsu per Almaviva Green

«Contratto dipendente per tutti i lavoratori»
Il giurista Alleva: non dividere subordinati e parasubordinati

 

«Devo essere sincero? Non mi entusiasma né il risultato delle ispezioni, che comunque ovviamente è importante e da rispettare in pieno, né la circolare del ministro Damiano: entrambe usano "ferri vecchi", sono basate su un concetto di subordinazione superato, che individua la dipendenza solo in base all'intensità del controllo sui lavoratori. Un metodo che rischia, magari in altre e future ispezioni, di trovare dei parasubordinati da distinguere dai garantiti, dunque dividendo ancora una volta tra serie A e serie B». Nanni Alleva, giuslavorista della Consulta Cgil, spinge a individuare un nuovo e diverso criterio per definire la dipendenza, che raccoglierebbe sotto un unico tipo contrattuale sia gli attuali subordinati che i parasubordinati, finalmente con le stesse garanzie e tutele. Una sorta di «rivoluzione copernicana» dei contratti, che prenderebbe semplicemente atto dell'attuale situazione del mercato del lavoro italiano.
Come si può superare l'«impasse» in cui è caduto il mercato del lavoro?
Io credo che bisogna superare il concetto di subordinazione classico, che andava bene per la vecchia fabbrica fordista, mentre oggi i giovani chiedono le garanzie tipiche del lavoro dipendente e, insieme, la possibilità di autogestirsi i tempi e i modi di lavoro. Ne guadagnerebbero, in efficienza, le stesse aziende. Mi spiego: il ministro Damiano ha tentato una coraggiosa distinzione intellettuale tra subordinati e parasubordinati, nella sua circolare, come hanno fatto nel Medioevo i cosiddetti «teorici degli epicicli cosmici»: ovvero una spiegazione raffinatissima e pure verosimoile del movimento di astri e pianeti, ma con alla base un difetto di fondo: si partiva dal mettere
la Terra al centro dell'universo, con il Sole che girava intorno. Ma oggi non si può più distinguere il lavoro dipendente a seconda del grado di eterodirezione che subisce il lavoratore. Come si può fare con dei responsabili del marketing, dei capisettore, degli addetti alle vendite? Oggi è più rispondente la cosiddetta «dipendenza socio-economica», individuata peraltro dalla sentenza numero 30 della Corte costituzionale: sei dipendente in base alla «doppia alienazione», da risultato e da organizzazione. Se cioè metti a disposizione la tua forza lavoro per un'impresa che ha un proprio piano organizzativo e un'autonoma fissazione dei risultati, sei da considerare dipendente a tutti gli effetti. Indipendentemente dal fatto che tu sia più o meno eterodiretto da capi e gerarchie.
Dunque come dovrebbero cambiare le tipologie contrattuali?
Si dovrebbe creare un unico contratto dipendente, con le stesse garanzie per tutti, diviso al suo interno in dipendente effettivo e autonomo, a seconda del grado di controllo. Ma è essenziale che questi lavoratori abbiano, tutti, tre tutele fondamentali: contributi pieni; l'applicazione dell'articolo 36 della Costituzione, che prevede un compenso adeguato e sufficiente; la tutela dalla rescissione del contratto, l'articolo 18. Perché diciamocelo chiaro, l'invenzione dei cococò risale a una quindicina di anni fa, quando alcuni giuslavoristi «riformisti» elaborarono, per conto delle imprese, un contratto per non pagare ferie, contributi, malattia, tredicesima, e poter licenziare a piacimento.
Come affrontare la riforma del lavoro?
Io vedo tre vie. La prima, figlia comunque di un'impostazione antiquata, è tornare alla «Biagi» originaria: solo chi è autonomo può avere un contratto a progetto. Ma offre il fianco ad abusi e falsi «progetti». La seconda, quella scelta dal governo attuale: aumentare a poco a poco i contributi e le tutele ai parasubordinati. La vedo lenta e piena di remore: porta in molti anni all'unificazione che ho prospettato prima. Dunque perché non applicare subito la terza? Un contratto unico per tutti i lavoratori «socio-economicamente» dipendenti.

 

Il Manifesto – 24 agosto 2006

 

 

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