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[ Dicono di noi > Atesia 80% dei precari scioperano, Sciopero nazionale della Finsiel - Liberazione, venerdì 16 set 2005 ]

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Liberazione                                                  16-Settembre-2005

 

Atesia, l'80% dei precari al quarto sciopero del Collettivo

 

Sciopero nazionale anche del gruppo Finsiel che ottiene un'adesione del 90% e che organizza tre manifestazioni, a Roma e a Milano. Due vertenze contro lo stesso padrone: Alberto Tripi, proprietario di Cos

 

Al quarto sciopero in pochi mesi, a due settimane dalla scadenza dei contratti, il collettivo precari di Atesia ottiene una buona adesione (secondo gli organizzatori è stata toccata la quota dell'80%) dei lavoratori del più grande call center d'Italia. Ottimo, più o meno del 90%, anche il risultato dello sciopero nazionale indetto dal gruppo Finsiel i cui dipendenti ieri hanno riempito i cortei delle 3 manifestazioni a Roma e Milano.

Meno affollata la piazzetta davanti ad Atesia durante la mattinata, molte più persone nel pomeriggio, con tanto di visite e discorsi dei rappresentanti delle istituzioni locali. La prima a recarsi a Cinecittà è stata, intorno alle 10, l'assessore regionale al lavoro, Alessandra Tibaldi (Prc) che ai microfoni ha ripetuto l'intenzione di «avviare le trattative con l'azienda per far iniziare un percorso di stabilizzazione» per i dipendenti, ancora inquadrati come co. co. co., che l'azienda vorrebbe trasformare in contratti di inserimento (quando molti dei centralinisti lavorano là dentro anche da 19 anni). Tra i cartelloni con le foto delle precedenti manifestazioni e quelli con le facce di rappresentanti politici a cui il collettivo chiede «i fatti dopo le parole», i precari parlano ai microfoni e tra loro. Le rivendicazioni della loro mobilitazione - contratti a tempo indeterminato e ri-assunzione dei 4 "autonomi" licenziati in tronco dall'azienda - sono là da mesi, e il tempo stringe. Il gruppo Cos di Alberto Tripi (proprietario di Atesia come di Finsiel) prolungherà i contratti oltre la scadenza del 30 settembre, ma lo scoglio da superare resterà comunque al suo posto. E in tutto questo il collettivo e i sindacati confederali non riescono a trovare un comune percorso, dopo la firma dell'accordo fra azienda e Cgil, Cisl e Uil del 24 maggio (ormai, comunque, superato) e vari altri punti di rottura che sono culminati negli scioperi separati del 9 settembre, dei confederali, e quello di ieri, del collettivo. E' vero che ieri sotto Atesia c'era Marco Volpi, delegato del Nidil Cgil, e alcuni Rsu della Finsiel (che, in mattinata avevano ricevuto a loro volta la delegazione del collettivo di Atesia) ma le distanze devono essere ancora appianate, soprattutto con le strutture confederali: «Noi li abbiamo invitati oggi, ma non sono venuti - spiega Valerio, uno dei 4 licenziati da Atesia - d'altronde se ci dicessero chiaramente che il loro obiettivo è ottenete una stabilizzazione, o un percorso di stabilizzazione per tutti noi, saremmo ben disposti a lottare insieme. Ma questo non è ancora successo». Più o meno dello stesso avviso Marco Onorati, rsu Finsiel: «Noi siamo molto soddisfatti del risultato odierno, adesso vorrei che si recuperasse il collegamento con le altre vertenze del gruppo, in particolare con Atesia. Gli scambi di visite di oggi testimoniano la volontà di mantenere almeno i rapporti». Due vertenze contro lo stesso nome, quell'Alberto Tripi che da quando ha rilevato anche Finsiel ha lasciato le cose nella vaghezza più assoluta, senza un piano industriale, però con una lettera alla Banksiel (filiale del gruppo) con cui ne annunciava la dismissione. Ieri, alla ripresa delle vacanze, la repentina risposta dei lavoratori, a cui è arrivata la solidarietà del Prc, con Gigi Malabarba, e del Pdci.

 

Anche ad Atesia si alza l'attenzione politica: a via Lamaro c'erano Vittorio Mantelli, per il dipartimento inchiesta del Prc, la vice presidente della provincia Rosa Rinaldi, il presidente del X municipio Sandro Medici, il verde Mariani e il leader Cobas Piero Bernocchi. All'ultimo momento non è potuto andare il vice presidente del consiglio provinciale Nando Simeone che ha però inviato un comunicato stampa di solidarietà. Per il collettivo adesso si apre una settimana di assemblee che porterà al corteo cittadino del 29 settembre. Una settimana prima (il 22) riceveranno la visita di solidarietà del segretario del Prc, Fausto Bertinotti, al quale hanno già inviato una lettera.

 

 

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