IL SINDACATO IN ALMAVIVA

Sapete a quando risale il primo sciopero della storia?

Il primo sciopero, di cui abbiamo documentazione, si verificò intorno al 1150 a.c. nell’antico Egitto, durante il regno del Faraone RAMSES III. A fornircene testimonianza è il papiro AMENNAKHT conservato oggi al museo egizio di Torino.

In esso si narra che gli operai incaricati di realizzare i templi di Tebe non videro riconosciuti i compensi previsti per diciotto giorni; stanchi di questo ritardo organizzarono per protesta il primo sciopero dell’antico Egitto.

Il faraone decise quindi di concedere ai lavoratori quanto dovuto, arretrati compresi, incaricando un organo predisposto, al controllo dei pagamenti e all’equa spartizione del cibo.

Ne è passato di tempo da allora ma la sostanza è cambiata poco: ogni rapporto di lavoro è fondato su un insieme di regole che stabiliscono diritti e doveri, per le aziende e per i singoli individui.

Questo insieme di regole non si è formato per caso e tanto meno per concessioni dei datori di lavoro.

È il frutto di una lunga evoluzione sociale e culturale, di una storia “sindacale”.

Per questo, pensando soprattutto ai “nuovi colleghi” assunti in un periodo di profonda trasformazione “demografica” di Almaviva, ci sembra utile offrire spunti di riflessione sul ruolo del Sindacato (dal Greco: “syn”= insieme; “dike”= giustizia), delle organizzazioni sindacali, delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) e anche sul valore e sull’importanza della contrattazione collettiva.

Proviamo a ripercorrere sinteticamente alcuni temi fondamentali attraverso alcune “schede di approfondimento storico”: tutto ciò che regola il rapporto di lavoro è il frutto di un percorso di impegno collettivo, tanto più virtuoso quanto più è forte il legame tra organizzazioni sindacali, loro articolazioni e l’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori.

Dal 15 al 21 marzo (compreso) dalle 10:00 alle 16:00, avvieremo la “open week” nelle sedi romane, in cui i delegati RSU saranno a disposizione per il tesseramento e per incontrare chiunque avesse bisogno di chiarimenti o altre informazioni.

Nella sede di Casal Boccone apriremo la sala sindacale (MB-119 con finestre sul cortile) mentre a Scalo Prenestino saremo presenti davanti alle macchinette del caffè del 1° piano.