Situazione progetto INPDAP

SITUAZIONE PROGETTO INPDAP

Giovedi 21 ottobre si è tenuto un incontro tra azienda e RSU per discutere della situazione e delle prospettive del progetto Inpdap, anche alla luce di quanto previsto dal nuovo contratto Sin per i servizi di manutenzione e sviluppo del sistema informativo INPDAP.

Per l’azienda erano presenti Marcella Pignatiello e Brunella Tobia, insieme a Marina Irace e Andrea Zennaro della Direzione Risorse Umane, che hanno descritto la situazione del progetto che oggi vede attivi i contratti Spc, Conduzione Sistemistica e il nuovo contratto Sin.

Per quanto riguarda quest’ultimo, acquisito a seguito di gara in raggruppamento con Engineering, IBM e Sistemi Informativi (Almaviva al 56%), esso ha una durata di 3 anni e prevede la fornitura di 10 servizi diversi. Di questi solo le attività di Sviluppo, Mac e Mev (svolte presso la sede di via degli Estensi) sono pagate a FP, le altre a tempo-spesa (giorni-persona) o a canone (forfait).

L’organizzazione dei gruppi sarà speculare all’articolazione dei diversi servizi. Le clausole previste dal contratto, di fatto, impongono un’organizzazione rigorosa. Ciò dovrebbe evitare la confusione di ruoli e responsabilità che, nel passato, aveva creato vari disagi lavorativi.

Una delle principali preoccupazioni riguarda l’orario di lavoro. Infatti nel capitolato del nuovo contratto è previsto che l’orario della prestazione lavorativa sia compreso tra le 8:30 e le 18:30 e che la durata della giornata lavorativa sia di 8 ore più l’intervallo mensa. Se applicata individualmente questa norma sarebbe in contrasto con gli accordi integrativi Almaviva e, per questo, abbiamo richiesto all’azienda la massima attenzione al problema. Sia Pignatiello che Tobia ritengono che la situazione possa essere risolta attraverso un accordo generale con l’Ente, senza penalizzazioni nei confronti dei lavoratori.

Per quanto riguarda via degli Estensi (dove già operano persone dell’area tecnico-sistemistica), nelle prossime settimane sono previsti ulteriori trasferimenti di persone del progetto. A regime si arriverà a circa 40 risorse Almaviva più altre 150 circa, tra società del raggruppamento e consulenti esterni. Abbiamo ribadito la necessità di affrontare la situazione della sede, sia per quanto riguarda i servizi e le condizioni di lavoro (ambienti, postazioni, affollamento) sia per i disagi derivanti dai problemi di collegamento, trasporti, parcheggi. In questi giorni si stanno completando alcuni interventi e sostituendo i vecchi arredi. Abbiamo chiesto all’azienda di verificare la possibilità di una navetta, che potrebbe essere condivisa con le aziende del RTI, in collegamento tra la sede e il capolinea della linea n°8. È prevista l’attivazione di una segreteria di sede, con presenza per tre giorni la settimana, anche con funzione di distribuzione dei TR. Nei prossimi giorni, in data ancora da definire, organizzeremo riunioni di gruppo omogeneo con tutte le persone della sede.

Abbiamo sottolineato che ormai da troppo tempo, all’interno del progetto, l’entità e la distribuzione dei carichi di lavoro sono critiche; la motivazione che ciò è dovuto alla prima fase e alla delicatezza dei rapporti col cliente è accettabile solo parzialmente. Da parte nostra abbiamo più volte  sottolineato la necessità di migliorare l’organizzazione del lavoro all’interno dell’area perché le condizioni di emergenza devono rimanere tali e quindi le richieste di totale disponibilità possono avere senso solo in particolari situazioni.

Le nuove modalità contrattuali permettono oggi di intervenire con più efficacia; sia Pignatiello che Tobia hanno assicurato la massima attenzione al problema.

Il nostro impegno sarà quello di monitorare la situazione e di intervenire immediatamente se il problema si dovesse ripresentare.

Roma, 29 ottobre 2010                                                    RSU Almaviva Roma