RSU Finsiel – Comunicato di martedì 09 ago 2005

Coordinamento
R.S.U. 
Banksiel

 

Comunicato

                   del  9 agosto 2005

 

respinto al mittente!

La nuova proprietà, nella persona del suo presidente Alberto Tripi, ha presentato in occasione dell’incontro al Ministero delle Attività Produttive, una vaga struttura del futuro gruppo integrato COS + Finsiel (dove per inciso l’area Finanza non risulta essere al momento core-business del gruppo).

 

Nello stesso giorno ci perviene dalla direzione Banksiel la disdetta di tutti gli accordi interni. Permessi, ferie, reperibilità, part time, assicurazione sanitaria, premio di risultato, buoni pasto, relazioni industriali, esigibilità sindacale: tutto ciò è rimesso in discussione.

Ciò rappresenta una precisa scelta politica: azzerare tutto quello che abbiamo avuto in questi anni, talvolta conquistato, per ripartire dal 22 dicembre 1992 ovvero esattamente da zero.

La cronaca del 2005 ha dell’incredibile per un’azienda descritta in difficoltà.

 

  • Siamo passati attraverso un ‘semestre bianco’ (gestione Pinto) contrassegnata dal più totale immobilismo gestionale e organizzativo.
  • Dalla lettura del bilancio Banksiel 2004 abbiamo ricavato l’inaudito dato riguardante la distribuzione di dividendi straordinari per la cifra di 26,4 milioni di euro, operazione discutibile e alquanto azzardata stanti le poco positive previsioni del mercato IT.
  • A fine giugno la nomina del nuovo A.D. Giovannitti (ma era in azienda già da un pezzo) e vogliamo ricordare le sue parole di presentazione:

“Sono fiducioso della collaborazione che saprete dare e quindi altrettanto fiducioso di raggiungere gli obiettivi che provvederò a rappresentare ed a discutere nel prossimo breve futuro”.

Siamo ad agosto (e già si traguarda settembre) e siamo ancora in attesa di:

 

Ø       un piano industriale di rilancio;

Ø       una nuova organizzazione in grado di affrontare le sfide del mercato;

 

Unico atto della nuova amministrazione la disdetta degli accordi con l’implicita affermazione della diagnosi del male di questa azienda: i lavoratori e relativo costo del lavoro.

Probabilmente da un esperto in ristrutturazioni aziendali non c’era da aspettarsi niente di diverso, tuttavia ciò che più colpisce è l’assenza totale di trasparenza e del minimo coinvolgimento dei lavoratori che continuiamo ad avere la presunzione di considerare elemento fondamentale del passato, presente e futuro di Banksiel.

 

Il Coordinamento delle RSU Banksiel:

 

·                           Condanna fermamente l’iniziativa aziendale unilaterale di disdetta degli accordi, ritenendo non si possa identificare unicamente nel costo del lavoro i problemi di questa azienda;

·                           CHIEDE ALLA DIREZIONE IL RITIRO IMMEDIATO del recesso dai citati Accordi aziendali, considerando tale atto la condizione indispensabile per l’avvio della negoziazione;

·                           DECLINA DA SUBITO L’INVITO PERVENUTO PER GLI INCONTRI  DEL 8-9 SETTEMBRE se non interverranno chiari segnali di ripristino di normali relazioni sindacali;

·                           SOLLECITA il coinvolgimento del Coordinamento Nazionale Finsiel quale interlocutore di una controparte aziendale che si auspica altrettanto rappresentativa;

·                           PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE DEI LAVORATORI riservandosi di indire le forme di mobilitazione più opportune, come  la gravità della situazione richiede;

·                           ANTICIPA A TUTTI I LAVORATORI che al più presto saranno indette assemblee in tutte le sedi per analizzare insieme la situazione e concordare unitariamente le iniziative volte a far recedere l’Azienda dalla provocazione in atto e per ripristinare la ricerca del consenso e di soluzioni condivise.