RSU Finsiel – Comunicato di lunedì 14 lug 2003

ATTENZIONE !  PERICOLO SCORPORI 

 

Il prossimo 17 luglio si svolgerà l’incontro tra azienda e sindacato, richiesto da Fim, Fiom e Uilm e dalle RSU delle aziende di IT Mercato, per verificare lo stato di attuazione del piano industriale del settore.

 

Diciamolo subito chiaramente: si tratta di uno stato di non attuazione.

Del piano presentato a settembre 2002 è stata rispettata sostanzialmente solo la parte sui tagli, poco quella sugli investimenti, quasi per niente quella sul progetto industriale.

 

Tra dicembre e gennaio abbiamo vissuto un lungo tempo di attesa perché erano in corso le trattative per la vendita (che non si è conclusa, presumibilmente, per il mancato accordo sul prezzo). Successivamente, senza nessun proclama ufficiale, è cominciata la fase di revisione del piano. Obiettivo finale: sempre e comunque la vendita, perseguendo la strada dello “spezzatino” industriale. Questa strada porta a due risultati strettamente connessi: massimo realizzo (per Telecom) e massimo danno (per i lavoratori).

 

Tutto ciò ha portato a una situazione di degrado dell’organizzazione produttiva, ridotta alla gestione dell’emergenza. Salvo pochi casi isolati, ci troviamo di fronte a una generale mancanza di coordinamento e gli interventi messi in campo dall’azienda, quando ci sono, risultano completamente inadeguati. Si lavora “alla giornata”.

 

Come si vede la situazione è già abbastanza critica.

Come se ciò non bastasse venerdì scorso (11 luglio) la direzione aziendale ci ha comunicato la decisione di procedere con gli scorpori di parte del settore amministrativo (26 persone, verso il settore CSA di Telecom) e del gruppo Desk Top Management  (13 persone, verso una società del gruppo HP).

 

Se l’azienda avesse voluto intavolare una discussione corretta con il sindacato nazionale e con le RSU avrebbe potuto aspettare pochi giorni e porre il problema all’incontro del 17 luglio. Così non è stato e ciò significa che l’azienda intende procedere a forza di colpi di mano. Questa decisione inoltre comporta l’inizio della procedura di legge per la cessione di ramo d’azienda e quindi, in conseguenza della scelta aziendale, la discussione sui problemi occupazionali, professionali e di armonizzazione contrattuale, dovrebbe avvenire a cavallo tra luglio e agosto…

 

C’è altro da aggiungere? Forse sì…

Il settore amministrativo della Finsiel è stato appena riorganizzato, alcune persone ne sono uscite, altre (senza esperienza del settore) sono entrate, le attività e i ruoli sono stati (arbitrariamente e discrezionalmente) ridefiniti; il CSA di Telecom rischia di seguire le sorti di TESS e di essere prossimamente venduto (ad Accenture?).

Il gruppo DTM è stato formato solo pochi mesi fa con l’obiettivo dichiarato di centralizzare alcune attività di assistenza tecnica; in questo gruppo sono state inserite persone che non avevano mai svolto tali attività; viceversa molte persone che già le svolgevano hanno continuato a svolgerle nei progetti di appartenenza. E quando Telecom, due mesi fa, ha ceduto, le proprie attività di DTM (600 persone) ad HP, la direzione aziendale ha negato la possibilità di un successivo scorporo delle persone Finsiel.

L’esempio di TESS ci spiega, molto meglio di tante teorie, i problemi conseguenti agli scorpori: malfunzionamenti aziendali, inefficienze gestionali, nessun rispetto professionale dei lavoratori scorporati, problemi contrattuali (i colleghi di TESS dovranno intraprendere una vertenza legale per ottenere l’applicazione di alcune questioni contrattuali, concordate all’atto dello scorporo e poi disconosciute da TESS).

Il nuovo responsabile delle RU si è voluto assumere, come primo atto della sua gestione, la responsabilità di queste due operazioni, condotte in maniera scorretta e certamente discutibile anche dal punto di vista legale.

 

Questo piano dell’azienda deve essere fermato.  Questi scorpori sono solo il preludio a una serie di operazioni che in pochi mesi porterebbero allo smantellamento della Finsiel.

Non si tratta di voci incontrollate, purtroppo. Scorporo di Industria e Servizi verso IT Telecom e poi di SAP al Consorzio Telecom-Pirelli. Scorporo dei progetti PAL, verso Webreb o verso Insiel (che poi saranno a loro volta cedute?). Scorporo dei Servizi Generali e degli Acquisti verso Telecom (e poi verso che cosa?).

Alla fine di questo spezzatino resterebbe una Finsiel “povera”, privata di competenze strategiche e senza prospettive di sviluppo. Perché Telecom, con la complicità dei vertici aziendali, pensa di venderla più facilmente. Intera o a pezzi (Difesa ed EIS a Finmeccanica, ad esempio?), questo si vedrà.

 

Il periodo è il peggiore (il cambio di sede, l’estate, le ferie, il caldo…) ma bisogna preparasi a lottare.

 

Roma, 14 luglio 2003                                                                                                                       RSU Finsiel