RSU Finsiel – Comunicato di martedì 20 mag 2003

ASSEMBLEA DEI LAVORATORI FINSIEL DI ROMA

MOZIONE

L’assemblea dei lavoratori della Finsiel di Roma ritiene che le operazioni di esternalizzazione e di scorporo annunciate dall’azienda siano gravi e pericolose perché provocherebbero un pesante ridimensionamento della Finsiel e di IT Mercato, creando le condizioni per la dismissione e vendita delle società del gruppo ITM.

 

L’assemblea ritiene che tali iniziative rappresentino uno stravolgimento di quanto stabilito dal piano industriale 2002-2004 e dagli accordi sottoscritti.

 

L’assemblea denuncia il fatto che le operazioni di scorporo prospettate per i servizi amministrativi-CSA, per DTM e per l’area Industria e Servizi della Finsiel, oltre ad apparire discutibili dal punto di vista della legittimità, rischiano di causare pesanti conseguenze per la professionalità e per la prospettiva occupazionale dei lavoratori coinvolti.

 

L’assemblea denuncia inoltre lo stato di degrado dell’organizzazione produttiva e della gestione aziendale, derivanti dal disinteresse industriale manifestato da Telecom e dalle scarse capacità del management aziendale.

Queste inefficienze, unitamente alla condizione di incertezza a cui sono sottoposti quotidianamente i lavoratori, hanno generato a una situazione interna che è ormai intollerabile.

La nuova dislocazione delle sedi Finsiel, decisa nel quadro di una politica di risparmi e di tagli con evidenti contraddizioni, ha provocato ulteriori pesanti conseguenze sulle condizioni generali di vita e di lavoro in azienda.

 

L’assemblea da quindi mandato alla RSU affinché:

 

·        siano messe in atto tutte le iniziative di mobilitazione e legali e tutti gli interventi a livello politico-istituzionale, con la massima pubblicizzazione verso i mezzi di comunicazione, per costringere Telecom ad uscire allo scoperto ed evitare i rischi di smantellamento e dismissione del più importante gruppo italiano nel settore informatico;

 

·        sia aperto un confronto con l’azienda per ristabilire il quadro delle condizioni retributive, di orario e normative, tenendo conto sia della evoluzione della situazione generale (aumento del costo della vita) sia delle mutate condizioni aziendali (relativamente alla professionalità, ai tempi di lavoro e alla situazione logistica).